Dell’omeopatia si sente dire tutto e il contrario di tutto tranne, probabilmente, le cose più corrette.
Essendo anch’essa soggetta alle regole del mercato, spesso non è trattata con obiettività.
Il punto di partenenza, assolutamente fondamentale, è chi e come dispensa il prodotto omeopatico.
L’omeopata serio e competente dovrebbe iniziare il suo operato da una meticolosa anamnesi che tenga conto dell’aspetto fisico della persona, del suo carattere e di tutti quei piccoli insignificanti fatti e dettagli che coronano e spesso condizionano la sua quotidianità.
Segni e sintomi di patologie più o meno conclamate andrebbero considerate ovvia conseguenza di un quadro molto più ampio e non elemento primario da cui partire.
Dopo essere riusciti a trovare il professionista a cui dare la propria fiducia, bisogna trovare tempo, molto tempo, perchè una visita, soprattutto se è il primo incontro, non dovrebbe durare meno di 60-90 minuti, ed al tempo bisogna aggiungere onestà e sincerità.
Le bugie non fanno altro che complicare il lavoro dell’omeopata e non c’è niente che possa giustificare il nostro rifiuto a noi stessi, perchè di questo si tratta: la conoscenza, l’accettazione e la comprensione verso noi stessi, come siamo, è sempre e comunque il primo passo per iniziare una forma qualunque di guarigione.
Infine si arriva all’acquisto del prodotto omeopatico che per definizione è considerato inutile e costoso.
Affrontiamo per prima cosa il costo: provate a sommare le spese sostenute in un anno per acquistare prodotti da banco il cui costo non è detraibile sulla dichiarazione dei redditi alla voce spese per la sanità e che comprendono analgesici, sali minerali, vitamine, antitussivi e così via …
Per definizione i prodotti da banco non curano, altrimenti sarebbero dispensati dietro ricetta medica, va da sé. I prodotti da banco eliminano, nella migliore delle ipotesi, segni e sintomi per così dire secondari e così definiti proprio perché non sono essi stessi paatologie, ma solo campanello d’allarme del nostro organismo che vorrebbe richiamare la nostra attenzione al fatto che da qualche parte abbiamo un disequilibrio che qualunque allopata non prende lontanamente in considerazione, ma che alla lunga creerà la patologia.
Il sintomo c’é perché è innegabile che abbiate mal di testa o mal di schiena o soffriate d’insonnia, di agitazione o stanchezza cronica … se vi siete rivolti ad un omeopata serio e si è instaurato un rapporto costruttivo di sincera onestà, la cura che vi verrà prescritta avrà una durata limitata (un costo limitato) ed i fastidi che vi hanno indotto a recarvi dal medico, con grande probabilità, non vi daranno più noia.
Siete ancora convinti che il costo dei prodotti omeopatici sono spropositati? Ah, già, siamo arrivati alla formulazione del prodotto omeopatico: l’acqua dinamizzata e diluita a tal punto che qualunque studente di scuola superiore potrebbe confermare che nella preparazione c’è solo e squisitamente acqua distillata, di alta qualità, s’intende, ma acqua distillata!
Tutti siamo a conoscenza del fatto che qualunque principio attivo destinato alla cura di una o più patologie dannegie più o meno pesantemente ed inevitabilmente altri organi sani.
Alla fine dei mie studi, durante il corso di Farmacologia e Farmacognosia, trattando la sperimentazione e le regole con cui essa viene esercitata, io mio professore esordì sottolineando quanto difficile è valutare l’effetto placebo e quanto esso complichi la stima della dose realmente terapeutica.
Il poter dare una dimensione a questo effetto “psicologico” comporterebbe una enorme riduzione della dose di principio attivo da somministrare: fegato e soci vi ringrazierebbero di cuore, credetemi. I prodotti omeopatici non sono prodotti da banco e di libera vendita, non vanno presi a caso, in dosaggi arbitrari: hanno bisogno di una presrcizione medica.
Raramente ho sentito sottolineare che maggiore è la diluizione, maggiore è la potenza del prodotto omeopatico e soprattutto più alta è la diluizione più l’effetto si sposta dal livello fisico verso il livello psichico. Non viene mai messo l’accento sul fatto che l’omeopatia non cura chimicamente, bensì fisicamente; è il livello energetico della persona il beneficiario di questo tipo di cure e le formulazioni, in tal senso, acquistano la loro ragione d’essere.